Dal 1° al 31 gennaio 2019 le imprese, i lavoratori autonomi e gli enti non commerciali che hanno presentato la comunicazione per l’accesso al bonus pubblicità per il 2018 e che sono presenti nell’elenco pubblicato sul sito del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria devono presentare la dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti effettuati nel 2018.

La dichiarazione deve essere presentata tramite l’apposita piattaforma del sito dell’Agenzia delle Entrate, nella sezione dell’area autenticata “Servizi per” – “Comunicare”, a cui è possibile accedere, come precisato nelle FAQ pubblicate lo scorso ottobre dallo stesso Dipartimento, tramite SPID, credenziali Entratel o Fisconline, o mediante la Carta Nazionale dei Servizi.

Bonus e commercialisti: le opportunità dell’intermediazione

Con il Bonus Pubblicità si sono aperte dunque ulteriori opportunità per i commercialisti, i quali, se anche revisori legali, già entro lo scorso ottobre, come previsto dall’art. 4, co. 2, del DPCM 16/05/2018, hanno rilasciato l’attestazione sull’effettuazione delle spese pubblicitarie, documento necessario per l’ottenimento del credito e presupposto per la presentazione della dichiarazione.

Le comunicazioni telematiche (sia la comunicazione per l’accesso al credito che la dichiarazione relativa alle spese effettuate) possono essere inviate direttamente dai richiedenti l’agevolazione, purché abilitati ai servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, ma anche da parte di intermediari abilitati – indicati nell’art. 3, co. 3, del DPR n. 322/1998: professionisti, associazioni di categoria, CAF – che dispongono della specifica abilitazione Entratel (in quanto la sola abilitazione Fisconline non consente di operare come intermediario).

Ponendosi come intermediari nell’invio delle comunicazioni, i professionisti possono ampliare l’offerta di servizi per i propri clienti, curando la pratica di agevolazione e sgravandoli, in tal modo, dalla necessità di richiedere le credenziali per l’accesso diretto ai servizi telematici dell’Agenzia dell’Entrate.

L’iter di trasmissione telematica della dichiarazione

La trasmissione della dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti effettuati in pubblicità è interamente telematica: l’intermediario procede con la trasmissione all’Agenzia del modello, compilato e sottoscritto dal cliente, e restituisce poi a quest’ultimo copia della ricevuta di avvenuta trasmissione e copia del modello con la sezione “impegno alla trasmissione telematica”, compilata e da lui sottoscritta.

Oltre al modello, nessun altro documento deve essere trasmesso; la documentazione utile alla pratica (compresa l’attestazione sull’effettuazione delle spese) deve essere conservata per i controlli successivi ed esibita su richiesta dell’Amministrazione. L’intermediario è tenuto a conservare copia delle comunicazioni trasmesse (sia quella di accesso al credito sia della dichiarazione sostitutiva) insieme a copia del documento di identità del cliente.

In quest’ottica, la digitalizzazione degli studi è un passo importante da attuare: grazie alle nuove tecnologie web i professionisti hanno gli strumenti per svolgere la propria attività in modo più rapido e più efficace, restando sempre al passo con le continue novità e trasformazioni che incidono sullo svolgimento della professione. L’utilizzo di software e strumenti digitali specifici per la consulenza permettono di conoscere e adattarsi subito alle nuove norme e prassi, saper consigliare per tempo eventuali opportunità ai propri clienti, predisporre più velocemente le pratiche e inviarle in modo sempre più immediato e sicuro, riuscendo così ad offrire una nuova gamma di servizi, e, quindi, un concreto valore aggiunto.

Conclusioni

Per lo svolgimento delle pratiche e degli adempimenti si rende dunque sempre più utile la presenza di uno studio professionale attrezzato e all’avanguardia, che offra soluzioni e servizi efficienti, rapidi e innovativi al cliente. Grazie all’utilizzo della tecnologia gli studi professionali possono contare su un’organizzazione pratica e innovativa, a supporto dell’attività di consulenza e della conservazione dei documenti, affinché i professionisti siano sempre aggiornati e possano seguire al meglio i clienti, consigliandoli anticipando i tempi e indirizzandoli verso i diversi obiettivi di business.

A cura di Elvira Scarnati,
dottore commercialista


 

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