Il decreto fiscale collegato alla manovra finanziaria 2020 ha introdotto la riduzione degli acconti al 90% per i soggetti ISA. Tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre i professionisti del settore hanno dovuto individuare i soggetti a cui applicare questa novità.

Con la Risoluzione n. 93/E del 12 novembre 2019, l’Agenzia delle Entrate ha precisato le modalità di rimodulazione dei versamenti in acconto.

Vediamo nel dettaglio le novità introdotte da questa novità fiscale.

La riduzione degli acconti al 90% per i soggetti ISA

Il decreto fiscale 2020 prevede che – per tutti i soggetti che esercitano attività economiche per le quali siano stati approvati gli ISA, e che dichiarano compensi non superiori al limite stabilito – i versamenti di acconto di IRPEF, IRES e IRAP devono essere effettuati in 2 rate del 50% ciascuna.

Per capire cosa è cambiato, confrontiamo le vecchie regole con quelle nuove prendendo come esempio l’IRPEF (i discorsi sono paralleli anche per quanto riguarda IRES e IRAP).

Stando alle vecchie normative, l’acconto era pari al 100% dell’imposta. Se inferiore ai 257,2 euro, doveva essere versato in unica soluzione entro il 30 novembre. Se superiore a tale cifra, invece, andava versato in due rate: la prima pari al 40% insieme al saldo per l’anno precedente, e la seconda del 60%, entro il 30 novembre.

Con il nuovo decreto fiscale, per i soggetti ISA l’acconto viene rimodulato in due rate del 50% ciascuna. Ne risulta che chi ha già versato la prima rata del 40% dovrà versare una seconda rata del 50% invece che del 60%, versando in totale il 90%, un acconto inferiore a quanto preventivato.

Anche per chi deve versare un’unica rata, il totale ammonta al 90%.

Non solo soggetti ISA: ecco per chi vale la riduzione degli acconti

L’articolo 58 del Decreto fiscale prescrive che, a essere interessati alla riduzione degli acconti 2019, sono “i soggetti di cui all’articolo 12-quinquies, commi 3 e 4, del decreto legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58″.

L’Agenzia delle Entrate, con le risoluzioni 64/E/2019 e 71/E/2019, ha chiarito nel dettaglio chi sono gli interessati a tale modifica, con proroga dei versamenti al 30 settembre: i soggetti che esercitano attività economiche per le quali sono stati approvati ISA i cui ricavi non superano il limite stabilito per ciascun indicatore.

Fugando i dubbi dei commercialisti, l’Agenzia ha specificato che la proroga è stata estesa ai contribuenti che applicano il regime forfettario agevolato e il regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità. Rientrano tra gli interessati anche i contribuenti che determinano il reddito con altre tipologie di criteri forfettari e i contribuenti che ricadono nelle altre cause di esclusione dagli ISA.

Va evidenziato che la rimodulazione del versamento degli acconti, oltre a essere applicabile a IRPEF, IRAP e IRES, può essere applicata anche sulla cedolare secca sui canoni di locazione, sull’IVIE (la patrimoniale sugli immobili all’estero) e sull’IVAFE (patrimoniale sulle attività finanziarie all’estero).

Come individuare i soggetti che hanno diritto alla riduzione degli acconti?

Per il commercialista è importante individuare in modo veloce e corretto tutti i soggetti che possono usufruire di questa opportunità, in modo da comunicarlo in tempi rapidi.

Le soluzioni gestionali contabili-fiscali Zucchetti, oltre a definire il perimetro dei tributi coinvolti, supportano il commercialista anche in questo adempimento, grazie a una nuova funzionalità adibita proprio all’individuazione dei soggetti ai quali si estende la riduzione degli acconti, così come definito dall’Agenzia delle Entrate.


 

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