Con la trasformazione tecnologica e l’avvento del digitale anche gli Studi commercialisti, al pari di qualsiasi altra realtà imprenditoriale, hanno necessità di investire in strumenti innovativi, sia per migliorare la gestione interna, ridurre i tempi di espletamento delle attività e adattarsi alle costanti novità normative, sia per farsi veri e propri promotori dello sviluppo delle aziende clienti.

Le 2 direzioni dell’innovazione in Studio

Le imprese clienti dello Studio hanno spesso bisogno di supporto o di sollecito nell’interfacciarsi ai nuovi strumenti, alle nuove esigenze operative/gestionali e ai nuovi adempimenti richiesti dalla normativa. Il ruolo del commercialista diventa quindi cruciale ed è destinato ad evolversi sempre più: grazie alle nuove tecnologie e ai nuovi applicativi gli studi possono – anzi, devono – offrire una nuova gamma di servizi, e, con questi, un concreto valore aggiunto alle imprese.

Alla luce di questo nuovo ruolo, per il commercialista l’innovazione tecnologica dello Studio deve avvenire lungo due direttive strategiche, tra loro congiunte: una interna, volta all’organizzazione dei processi operativi, e l’altra esterna, focalizzata sul rapporto con il cliente.

Dentro lo Studio: più velocità, più precisione

La prima strategia di innovazione implica una trasformazione interna dello Studio e della sua organizzazione. Tramite l’IT e l’utilizzo di strumenti innovativi lo Studio può acquisire maggiore efficienza, produttività, velocità ed efficacia nell’esecuzione delle attività lavorative. L’esistenza di applicativi gestionali consente, infatti, di pianificare e controllare l’attività di Studio costantemente, permettendo anche lo scambio di informazioni e la collaborazione immediata tra i professionisti e i collaboratori, a volte dislocati e operativi in più sedi.

In questo modo si colma il gap informativo che spesso è causa di rallentamenti nello svolgimento dell’attività e si assume un’ottica di controllo di gestione e supervisione del lavoro, tipica delle aziende, che permette di monitorare il livello di redditività e di competitività.

Coi clienti: integrazione e condivisione dei dati

La “direzione” esterna dell’innovazione digitale dello Studio riguarda lo sviluppo tecnologico del cliente e il rapporto tra cliente e commercialista. È noto che il cambiamento è spesso motivo di preoccupazione e timore e i clienti possono essere restii ad adattarsi alla trasformazione digitale, ma è compito dei commercialisti farsi promotori di questo passaggio cruciale e mostrare tutti i benefici che ne possono derivare.

Supportando l’adozione di applicativi tecnologici all’avanguardia da parte delle aziende clienti non solo si arreca un beneficio in termini di efficienza ed efficacia nelle attività degli stessi, ma anche un’integrazione puntuale tra i gestionali di Studio e quelli dei clienti. In tal modo diventa possibile la condivisione e la comunicazione in tempo reale della situazione patrimoniale, economica e fiscale delle imprese e, dunque, un’elevata velocità di risposta da parte del professionista alle richieste che gli pervengono.

Conclusioni

L’innovazione tecnologica consente un controllo costante delle attività dello Studio e di chi si affida ad esso, ed è necessario per i professionisti considerarla non un mero strumento operativo per lo svolgimento delle attività lavorative quotidiane ma piuttosto come una linea da seguire, un obiettivo da raggiungere per il miglioramento e l’aggiornamento costante delle attività.

È necessario per i commercialisti farsi promotori di innovazione e anticipare i tempi, in modo da supportare lo sviluppo delle proprie aziende clienti e incrementare, così, anche l’attività di consulenza, in un’ottica win-win. Adottare strumenti innovativi negli studi è fonte di maggiori opportunità: nell’offerta di nuovi servizi, nell’ottenimento di nuovi clienti, nel raggiungimento di nuovi guadagni.

A cura di Elvira Scarnati,
dottore commercialista


 

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