I professionisti sono chiamati a tenere il passo delle evoluzioni che nel 2020 hanno investito il mondo del lavoro, dotandosi degli strumenti offerti dalla Digital Transformation.

Il 2019 è stato un anno di grandi investimenti in tecnologie digitali per gli studi professionali: a confermarlo è la recente ricerca dell’Osservatorio Professionisti e Innovazione Digitale del Politecnico di Milano, la quale presenta stime molto positive anche per il 2020, nonostante le difficoltà create dalla pandemia. Si parla complessivamente di 1,497 miliardi di spesa nel campo ICT, con un aumento del 18% rispetto al 2018. Ma se la fotografia è complessivamente buona sullo stato della digitalizzazione degli studi, i numeri relativi ai consulenti del lavoro lasciano un po’ a desiderare.

Si pensi, per esempio, che il 71% degli avvocati ha un sito web, laddove invece solamente il 41% dei consulenti del lavoro possiede un portale online. Anche guardando gli investimenti ICT medi delle diverse categorie i consulenti sono ben lontani dallo svettare: se infatti gli studi multidisciplinari hanno investito in media 22.800 euro, la media dei consulenti si ferma a 8.900 euro. Il percorso di digitalizzazione dei consulenti del lavoro italiani, quindi, sembra leggermente più lento rispetto a quello degli altri studi professionali.

Quali sono i rischi per i consulenti del lavoro che decidono più o meno consapevolmente di non aggiornare i propri servizi e le proprie modalità di lavoro?

La digital trasformation per il consulente del lavoro

La trasformazione digitale ha portato un profondo mutamento del mondo del lavoro e l’entrata in gioco del 5G, da un certo punto di vista, può essere salutata come un segnale della maturità raggiunta da questo importante processo di evoluzione. Se dunque è vero che le professioni nel corso di questo difficile 2020 hanno conosciuto un cambiamento radicale e repentino, va anche sottolineato il fatto che si tratta in realtà di un’accelerazione di un processo già ampiamente in corso, soprattutto dal punto di vista tecnologico.

Non farsi trovare pronti o farsi persino travolgere da quest’onda è doppiamente rischioso: i consulenti del lavoro che non aggiornano la propria offerta e che continuano ostinatamente a lavorare come facevano due, cinque o persino dieci anni fa non solo non potranno crescere, ma cominceranno anzi a perdere terreno. Le tecniche e i metodi di un tempo non possono permettere, oggi, di ottenere i medesimi risultati che si potevano raggiungere in un passato recente, per il semplice fatto che il mondo delle aziende è ormai definitivamente cambiato.

Oggi infatti è importante per il consulente del lavoro muoversi velocemente, al passo delle evoluzioni che caratterizzano il mondo aziendale, per cavalcare il cambiamento senza rischiare di subirlo.

Un nuovo servizio di consulenza

Quello che deve offrire il professionista è un nuovo servizio di consulenza, al passo con i tempi. Per alcuni professionisti questo salto in avanti può generare preoccupazione, nonché un certo senso di straniamento: lo studio, in generale, è sempre stato abituato ad avere già, per sua stessa natura, le tecniche e le competenze necessarie, senza sentire la necessità di lavorare in modo approfondito sul proprio cambiamento. Per i consulenti del lavoro è però giunta l’ora di guardare al proprio interno, e di concentrarsi sul change management. Questa fase deve essere governata al meglio, indicando fin da subito dove si vuole arrivare e in che modo.

Per farlo è necessario superare la naturale resistenza al cambiamento, dotandosi della tecnologia più adatta e di un nuovo assetto organizzativo dello studio, per poter offrire un servizio di consulenza mirato.

Occorre intraprendere un percorso di Digital Transformation, affiancati da professionisti del settore, per rendere più efficiente e competitiva l’offerta dello studio. Un team di specialisti qualificati può supportare lo studio fornendo know-how e strumenti utili per:

  • ottimizzare i processi interni;
  • analizzare le performance delle attività di studio;
  • sviluppare una offerta competitiva con nuovi modelli di servizio.

La Digital Transformation può sembrare un passaggio complesso per lo studio, già oberato di obblighi e scadenze, ma affiancati dal giusto partner, rappresenta il punto di svolta per cavalcare il cambiamento anziché subirlo.


 

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