La Legge di Bilancio 2019 ha introdotto diverse novità in tema di lavoro. Tra queste alcuni incentivi che hanno l’obiettivo di favorire l’assunzione di nuovi lavoratori a tempo indeterminato nelle regioni del Sud, in particolare a vantaggio di giovani sotto i 35 anni.

Gli sgravi per l’assunzione di under 35

L’articolo 1 comma 247 della Legge di Bilancio ha previsto per il 2019 un nuovo incentivo rivolto a favorire le assunzioni in Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Abruzzo, Molise e Sardegna, indipendentemente dalla sede legale dell’impresa e dal luogo di residenza del lavoratore interessato. Questo beneficio, previsto nel limite complessivo di 500 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019 e 2020, viene riconosciuto in favore di tutti i datori di lavoro del settore privato che per le unità produttive nelle regioni sopra indicate, assumono, con contratto a tempo indeterminato, giovani “disoccupati” di età compresa fra 16 anni e i 34 anni e 364 giorni, oppure disoccupati over 35 che risultano privi di un lavoro regolarmente retribuito da almeno 6 mesi.

L’incentivo consiste, per ogni nuovo assunto, nel riconoscimento di uno sgravio contributivo, con esclusione dei premi e dei contributi Inail, per un importo massimo di 8.060 euro su base annua. In caso di assunzione a tempo parziale il beneficio viene proporzionalmente ridotto. Sono esclusi dal beneficio i contratti di lavoro domestico, le prestazioni di lavoro occasionale, i contratti di lavoro intermittente, i contratti di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore, nonché i contratti di apprendistato di alta formazione e di ricerca. Affinché si possa applicare questo incentivo è però necessario attendere le istruzioni dell’Istituto previdenziale, che ad oggi non sono ancora state comunicate.

L’incentivo per le giovani eccellenze: cos’è e quando si applica

Un altro incentivo introdotto dalla Legge di Bilancio è quello conosciuto come incentivo per le giovani eccellenze.

Per “giovani eccellenze” si intendono quei giovani che hanno conseguito una laurea magistrale tra gennaio 2018 e giugno 2019 con una votazione pari a 110 e lode e una media ponderata di almeno 108/110 entro la durata legale del corso di studi e prima del compimento del trentesimo anno di età.

L’articolo 1 comma 706 e seguenti della Legge ha previsto questo nuovo incentivo sotto forma di sgravio contributivo. Il beneficio per i datori di lavoro del settore privato che assumono giovani laureati, che soddisfano i requisiti sopra definiti, consiste nell’esonero dal versamento degli oneri contributivi, ad eccezione dei premi Inail, per un limite annuale massimo di 8.000 euro per ogni assunzione effettuata a tempo indeterminato tra il 1/1/2019 e il 31/12/2019 (rimodulata proporzionalmente in caso di contratti part-time).

L’esonero si applica anche nel caso di un contratto a tempo determinato che viene trasformato in indeterminato, o di un lavoratore – per la cui assunzione l’esonero è già stato parzialmente fruito – che viene assunto a tempo indeterminato da un altro datore di lavoro privato. In questo caso l’esonero è riconosciuto per il periodo residuo utile alla sua piena fruizione. In ogni caso, l’esonero contributivo, che deve rispettare il principio del “de minimis”, è cumulabile con altri incentivi all’assunzione, di natura economica o contributiva, definiti su base nazionale e regionale. Le sue modalità di attuazione e di applicazione saranno divulgate con apposita circolare o messaggio dell’Inps.

Quando può essere revocato il beneficio?

L’incentivo non è riconosciuto ai datori di lavoro privati che, nei dodici mesi precedenti all’assunzione, abbiano proceduto a licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo, ovvero a licenziamenti collettivi nell’unità produttiva per la quale intendono procedere all’assunzione di personale con le caratteristiche sopra indicate.

Allo stesso modo, il beneficio può essere revocato se il lavoratore assunto con l’esonero venisse licenziato per giustificato motivo, oppure in caso di licenziamento – sempre per giustificato motivo oggettivo – di un lavoratore impiegato nella medesima unità produttiva e inquadrato con la medesima qualifica del lavoratore assunto avvalendosi dell’esonero. Questo licenziamento, effettuato fino a ventiquattro mesi successivi alla predetta assunzione, comporta la revoca e quindi il recupero delle somme corrispondenti al beneficio già fruito.

Conclusioni

I criteri utilizzati per le agevolazioni sono legati non soltanto all’età ma anche al titolo di studio e ai risultati ottenuti nella carriera universitaria. Si tratta, come evidente, di un tentativo di dare un volto a quei talenti che le aziende sono sempre più impegnate a contendersi. Non è un caso che la gestione delle risorse umane, oggi, sia intesa sempre più come talent management e che i software gestionali HR siano sviluppati per mettere al centro l’analisi dei candidati a fini di selezione.

Un appunto va fatto sulla scelta dei criteri e sulla loro uniformità, in quanto la parità di giudizio nei vari contesti universitari è un elemento tutt’altro che esclusivo ai fini della profilazione del candidato e non tiene conto del percorso di studi e dell’area di specializzazione dello studente – nota doverosa, in un mercato del lavoro che ha sempre fame di competenze scientifico-specialistiche e di un maggior coordinamento tra domanda e offerta, tra aziende e Università/alte scuole.

La consulenza del lavoro, unita alla selezione e alla formazione aziendale, deve supplire a incentivi che, seppure interessanti, vanno armonizzati con le reali necessità delle imprese. Ecco perché, sia per l’azienda che per il consulente del lavoro, è fondamentale supportare con tutti gli strumenti a disposizione – siano questi giuslavoristici, operativi o informatici – la corretta ricerca e gestione delle risorse umane.

 


 

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