Compito del commercialista del nuovo millennio è, come è noto, supportare le imprese clienti offrendo una consulenza ampia e diversificata.

Questo è vero soprattutto nel caso di aziende che, per loro natura, possono dedicare poche risorse e pochissimo tempo alla gestione degli aspetti economici, finanziari, fiscali e patrimoniali della propria attività, e che fanno fatica a individuare nel mutevole scenario normativo e tecnologico le migliori soluzioni per garantire al proprio business il massimo profitto.

È per l’appunto questo il caso di attività come ristoranti, bar, pasticcerie e gelaterie, molto spesso microimprese che faticano a gestire in modo efficace aspetti come food cost, margine di guadagno, rincari, costi del personale, tasse e incentivi.

E qui entra per l’appunto in gioco il commercialista, che può per esempio orientare le imprese della ristorazione verso gli incentivi più adatti e preziosi. In questo specifico periodo l’attenzione dovrebbe essere concentrata sui contributi a fondo perduto per ristoranti, gelaterie e pasticcerie: vediamo di cosa si tratta.

Il Bonus per ristoranti, gelaterie e pasticcerie 2024: le date e i contributi per la ristorazione

La domanda per il Bonus  ristoranti, gelaterie e pasticcerie, disposto dal Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare e delle Foreste, può essere presentata dai richiedenti a partire dal 12 marzo fino al 13 maggio 2024.  

Il Bonus prevede dei contributi del 70% delle spese ammissibili, fino a un limite massimo di 30.000 euro per ogni azienda beneficiaria.

Le spese in questione possono essere sostenute in due direzioni: si parla infatti di investimenti in beni materiali, di macchinari e di beni strumentali come anche dell’assunzione di giovani al di sotto dei 30 anni, diplomati, con contratto di apprendistato di primo livello.

In particolare, per finanziare gli acquisti delle imprese rientranti nella prima casistica sono stati messi a disposizione 56 milioni di euro provenienti dai “Fondi per il sostegno delle eccellenze della gastronomia e dell’agroalimentare italiano”, così come introdotti dalla Legge di Bilancio 2022.

I requisiti per beneficiare dell’agevolazione

Vale la pena a questo punto vedere velocemente quali sono criteri definiti dal MASAF con apposito decreto per quanto riguarda l’accesso ai contributi a fondo perduto. Si parla nello specifico di attività relative a tre diversi codici ATECO, con due requisiti leggermente differenti:

Codice ATECO 56.10.11 – Ristorazione con somministrazione: per effettuare la richiesta i ristoranti devono essere iscritti al registro delle imprese da almeno 10 anni, oppure aver acquistato nei 12 mesi precedenti una quantità di prodotti certificati DOP, IGP, SQNPI, SQNZ e di prodotti biologici pari almeno al 25% del totale dei prodotti alimentari acquistati nel medesimo lasso di tempo;

Codice ATECO 56.10.30 – Gelaterie e pasticcerie e codice ATECO 10.71.20 – Produzione di pasticceria fresca: anche in questo caso per accedere ai contributi a fondo perduto le imprese devono avere almeno 10 anni di vita, oppure avere acquistato nei 12 mesi precedenti prodotti certificati DOP, IGP, SQNPI e prodotti biologici per almeno il 5% del totale dei generi alimentati acquistati nello stesso periodo.

L’opportunità delle agevolazioni

Mancanza di tempo, incertezza sui requisiti di ammissibilità, percezione di una burocrazia troppo complessa: sono molteplici le ragioni che possono portare un’azienda a muoversi tardivamente e con insicurezza nella presentazione della domanda per richiedere il Bonus.

In questo contesto, il contributo del professionista diventa ancora più determinante per consentire ai propri clienti di beneficiare delle agevolazioni, fornendo tutto il supporto di cui necessitano e assistendoli nella gestione della pratica. E non solo.

Il Bonus per ristoranti, gelaterie e pasticcerie costituisce un’importante occasione per tutti i ristoratori di innovare la gestione del proprio punto cassa, mediante l’adozione di una soluzione tecnologica più evoluta, digitale e che permetta di gestire la propria attività a 360°.

Nell’era della trasformazione digitale, infatti, il commercialista assume sempre più un ruolo di guida verso i propri clienti e ha la possibilità di promuovere tutte quelle soluzioni digitali che sappiano supportare al meglio lo sviluppo imprenditoriale delle aziende assistite, rafforzando al tempo stesso il legame con il proprio studio professionale.

Anche nell’ambito della ristorazione il commercialista può dare un forte contributo ai suoi assistiti promuovendo presso di loro i migliori software in cloud per la gestione di tutte le attività quotidiane del punto cassa, dall’emissione di scontrini e documenti commerciali, alla definizione di cataloghi e listini, fino alla creazione di schede cliente e alla gestione delle prenotazioni.


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