I compiti del commercialista nell’iter di ottenimento del Superbonus 110% e le soluzioni digitali dedicate per gestire le procedure in modo semplice e sicuro.

Il Superbonus 110% rappresenta una preziosa opportunità di rilancio per l’economia del Paese in risposta alla crisi causata dal Coronavirus: con questa agevolazione fiscale, inserita nel Decreto Rilancio, il Governo ha deciso di elevare fino al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute per determinati interventi edilizi.

Si tratta nello specifico di interventi riguardanti l’efficienza energetica, l’adeguamento antisismico e l’installazione di impianti fotovoltaici e di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici, da realizzarsi entro il 30 giugno 2022.

Sono tante le figure professionali coinvolte nell’iter di accesso al Superbonus del 110%: cittadini privati, fornitori, tecnici, banche, la stessa Agenzia delle Entrate e, ovviamente, il commercialista, che gioca un ruolo fondamentale per l’ottenimento dell’agevolazione.

In tal senso questa nuova agevolazione rappresenta un’importante opportunità di business per gli studi professionali che sono chiamati ad apporre l’indispensabile visto di conformità. Tale attività va affrontata in modo preciso, puntuale e consapevole, adempiendo nel dettaglio ai compiti e alle funzioni richieste nei tempi previsti per la gestione della pratica.

Il ruolo del commercialista nella gestione del Superbonus 110%

Nell’iter di accesso al Superbonus 110%, il professionista è chiamato ad apporre il visto di conformità e idonea dichiarazione, un presupposto indispensabile per la cessione del credito d’imposta come per l’ottenimento dello sconto diretto in fattura.

Va precisato, per ulteriore chiarezza, che tale visto (rilasciato ai sensi dell’articolo 35 del Decreto Legislativo 241/1997) richiede unicamente una verifica documentale. Nei mesi scorsi si era temuto che fosse necessaria, da parte del commercialista, una verifica che andasse al di là del puro fatto documentale; è stato invece precisato dalla Fondazione Nazionale dei Commercialisti che la bontà dei lavori deve essere certificata dal solo tecnico dei lavori. Il ruolo del commercialista – conformemente con le proprie competenze – è unicamente quello di certificare la completezza a livello di documenti.

Le linee guida della Fondazione Nazionale dei Commercialisti

La Fondazione Nazionale dei Commercialisti ha fornito ulteriori dettagli sui compiti del commercialista e sull’attenzione da porre nella gestione della procedura per l’ottenimento del Superbonus 110%.

La verifica documentale deve essere messa in pratica, nel concreto, attraverso un’analisi tesa ad accertare la presenza di tutte le attestazioni necessarie rilasciate dai tecnici, nonché di tutte le pezze giustificative previste per ottenere la detrazione d’imposta.

La Fondazione ha inoltre sottolineato che il commercialista non ha il dovere di controllare il possesso di redditi imponibili del contribuente, a partire da un’interpretazione letterale di quanto esposto negli articoli 119 e 121 del Decreto Rilancio. E ancora: è sempre il commercialista a dover richiedere e quindi presentare il consenso da parte del cessionario alla cessione del credito.

Va sottolineato, infine, che il commercialista che offre il servizio relativo al visto di conformità deve poter contare su un’assicurazione adeguata. La polizza deve presentare un massimale sufficiente, in ogni caso superiore ai 3 milioni di euro, da calcolare in base al numero di visti rilasciati.

La soluzione dedicata al commercialista per la gestione semplice e sicura del Superbonus 110%

Per rispondere alla nuova esigenza dei commercialisti di gestire il processo di detrazione fiscale per il Superbonus 110%, Zucchetti ha arricchito le funzionalità dei gestionali per lo Studio con un nuovo modulo dedicato alla predisposizione dei controlli necessari per il rilascio del visto di conformità del credito imposta Superbonus 110%.

La soluzione disponibile offre due differenti check list per il commercialista, una per gli interventi relativi all’efficienza energetica, l’altra per i lavori di adeguamento sismico. Ogni lista riporta nel dettaglio tutti i controlli da effettuare prima di apporre il visto di conformità da comunicare all’Agenzia delle Entrate e permette di allegare per ogni passaggio la relativa documentazione, redigendo il documento a partire direttamente dalla pratica selezionata.


 

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