Continua la marcia dei legislatori per contrastare l’evasione fiscale. Uno dei passi più importanti compiuti in tal senso è stato quello della rimodulazione delle aliquote Irpef nella legge di bilancio 2022.

Ci si appresta ora a fare un secondo passo, con l’estensione dell’obbligo di fattura elettronica anche per i regimi forfettari, i quali come è noto erano rimasti esclusi al momento dell’introduzione della fatturazione elettronica tra privati.

Ora, seppure con qualche eccezione, anche queste partite Iva saranno tenute a compilare i documenti elettronici e inviarli al Sistema di Interscambio: vediamo quali sono le date e gli step previsti per questo nuovo cambiamento.

Il via libera dell’Unione Europea

L’estensione dell’obbligo di fattura elettronica anche per i forfettari non è certamente una sorpresa. Già al momento dell’introduzione della fattura elettronica per privati si sapeva infatti che presto o tardi sarebbe arrivato il turno anche per i regimi flat tax.

A confermarlo c’è stato l’8 dicembre 2021 il voto del Comitato dei rappresentanti permanenti del Consiglio dell’Unione Europea, il quale ha dato il consenso a due diverse misure: la possibilità per l’Italia di estendere l’obbligo di fattura elettronica fino al 2024, nonché, per l’appunto, l’estensione dell’obbligo di fattura elettronica anche ai flat tax.

Obbligo di fattura elettronica per forfettari: partenza al 1° luglio 2022

Sulla scia di quanto avvenuto in Europa, il 13 aprile il governo ha definito le tempistiche per l’entrata in vigore dell’obbligo di fatturazione elettronica per i regimi forfettari. Per ora tutti i dati sono contenuti in una bozza del decreto legge messo a punto per l’attuazione urgente del PNRR; non ci dovrebbero essere, però, particolari scostamenti.

Nella bozza si legge che a partire dal 1° luglio 2022 l’obbligo di fatturazione elettronica sarà esteso a tutti i regimi forfettari (regolati dall’art. 1 commi da 54 a 89 della L. 190/2014), ai soggetti in regime di vantaggio (regolati dall’art. 27 commi 1 e 2 del DL 98/2011) e a tutte le associazioni sportive dilettantistiche (così come descritte nell’art. 27 commi 1 e 2 del DL 98/2011).

Sanzioni ed eccezioni

Insieme all’estensione dell’obbligo di emettere fattura elettronica per i regimi forfettari, c’è ovviamente la disposizione di sanzioni ad hoc per chi trasgredirà questa nuova regola.

Stando a quanto riportato nella bozza del decreto, e a partire anche dalle discussioni delle ultime settimane, sembra molto probabile che il terzo trimestre del 2022 verrà utilizzato come una fase transitoria “morbida”: questo significa che la fatturazione elettronica sarà sì un nuovo obbligo per moltissime partite Iva, ma anche che non verranno corrisposte delle multe se la fattura elettronica verrà emessa entro il mese successivo all’effettuazione dell’operazione stessa.

Non è tutto qui: per come sono adesso le cose, dovrebbero essere esentate dall’obbligo di effettuare fatture elettroniche tutte le partite Iva con ricavi uguali o inferiori ai 25.000 euro.

Il ruolo dello studio professionale

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