Gli studi che hanno investito in tecnologie digitali si sono rivelati più preparati ad affrontare la pandemia. Questo insegna che la digitalizzazione dello studio non può più essere rimandata.

Gli investimenti in tecnologie digitali da parte degli studi professionali sono in continua e costante crescita nonostante la crisi sanitaria in corso. Se nel 2019 infatti a spingere gli investimenti di commercialisti, consulenti del lavoro e avvocati sul fronte della digitalizzazione sono state le novità normative come l’avvento della fattura elettronica e il registro dei corrispettivi telematici, nel 2020 le spese in questo campo hanno continuato a salire indipendentemente dai nuovi adempimenti.

Gli studi che hanno investito in tecnologia negli ultimi anni sono anche quelli che si sono rivelati più preparati ad affrontare la pandemia. A fare la differenza sono prima di tutto i moderni gestionali web e i servizi in cloud, come per esempio i più evoluti software paghe per i consulenti del lavoro.

Gli investimenti digital degli studi tra il 2019 e il 2020

Nel 2019, sommando le spese ICT sostenute da commercialisti, consulenti del lavoro e avvocati, si raggiunge la somma di 1,497 miliardi di euro, che segna una crescita netta del 18% rispetto al 2018. Indubbiamente il 2019 è stato un anno particolare, segnato dall’introduzione di nuovi obblighi correlati all’adozione di determinate soluzioni digitali. Ma la progressiva diffusione della cultura digitale all’interno degli studi professionali non ha rallentato neanche in seguito, e non si è fermata nemmeno di fronte alla crisi innescata dal Covid-19: le stime per il 2020 parlano infatti di un ulteriore aumento del 4,9% degli investimenti digitali, per arrivare a 1,569 miliardi di euro (quasi mezzo miliardo in più rispetto al 2015).

Nel corso del 2019 il 98% degli studi ha investito in tecnologie informatiche, con una spesa media di 22.800 euro per gli studi multidisciplinari, di 11.500 euro per i commercialisti, di 8.900 euro per i consulenti del lavoro e, infine, di 6.700 euro nel caso degli avvocati. Questi numeri, rilevati dall’Osservatorio Professionisti e Innovazione Digitale della School of Management del Politecnico di Milano, dimostrano un desiderio molto forte di migliorare la propria competitività sul mercato di riferimento mediante l’adozione di nuove tecnologie. E questa volontà, come sottolineato, si è rinnovata durante questo 2020, con gli studi che oggi stanno puntando sulla digitalizzazione per lasciarsi alle spalle questa crisi, la quale in molti casi ha messo in luce punti deboli latenti dal punto di vista operativo.

Come ha spiegato Federico Iannella, ricercatore dell’Osservatorio Professionisti e Innovazione Digitale, «gli studi professionali hanno aumentato gli investimenti nel digitale più delle aziende (+18% contro +2,3%) e questa tendenza continuerà anche nel 2020 (+4,8% contro +0,9%), segno di una cultura digitale sempre più matura».

Le soluzioni digitali che fanno crescere lo studio

L’esperienza della crisi sanitaria ed economica del 2020 ha insegnato che la digitalizzazione dello studio non può più essere rimandata: eventuali mancanze in questo campo mettono infatti a rischio la capacità operativa dello studio e la sua capacità di risposta ai reali e stringenti bisogni delle aziende clienti.

Il primo passo consiste nell’adottare le necessarie tecnologie. Tra queste, la firma elettronica è certamente quella più diffusa, essendo adottata dal 98% degli studi legali e multidisciplinari, nonché dal 96% dei commercialisti e dei consulenti del lavoro. Anche la firma digitale remota risulta abbastanza diffusa (nel 78% degli studi legali e nel 93% degli studi multidisciplinari).

Ma sono anche altre le soluzioni digitali che possono aiutare lo studio a fare la differenza e ad aumentare la propria competitività: si pensi a un sistema buste paghe sempre accessibile tramite un semplice collegamento web, o alle performance che solo dei servizi cloud possono garantire; o ancora, ai più innovativi gestionali per le risorse umane in tempi di abbandono della posizione fissa.

Sono queste le tecnologie che negli ultimi mesi hanno garantito ai migliori studi i massimi livelli di affidabilità e la di continuità di servizio, così necessaria oggi alle aziende. La competenza del Professionista, unita all’affidabilità dello studio, la continuità di servizio e gli strumenti capaci di supportare le aziende in modo rapido ed efficiente, sono tutti elementi determinanti del nuovo scenario in cui lo Studio si trova ad operare, assumendo un ruolo chiave di affiancamento alle aziende.


 

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