Dal 1° gennaio 2020 la trasmissione telematica dei corrispettivi all’Agenzia delle Entrate sarà obbligatoria per tutti. Per alcuni l’adempimento scatta già dal prossimo 1° luglio: parliamo di coloro che annualmente superano i 400 mila euro di volume d’affari.

Presto vedremo come i grandi esercizi affronteranno l’obbligo di invio telematico dei corrispettivi, e osserveremo con altrettanta attenzione la reazione del portale Fatture e Corrispettivi alla grande mole di dati che si troverà ad acquisire.

Le indicazioni dell’Agenzia delle Entrate per la trasmissione telematica dei corrispettivi 2019

Con il provvedimento del 18 aprile 2019 n. 99297, l’Agenzia delle Entrate ha fatto chiarezza sul nuovo adempimento e su come rispettarlo.

In particolare, sono state prospettate ai clienti esercenti due alternative:

1. La possibilità di accedere (gratuitamente, anche da mobile) alla procedura web per la generazione e la trasmissione del corrispettivo, ossia del “documento commerciale” ex D.M. 7 dicembre 2016, tramite la propria area riservata;

2. La possibilità di dotarsi di un registratore di cassa abilitato alla trasmissione telematica, che garantisca l’inalterabilità e la sicurezza dei dati. In questo caso il registratore produrrà il “documento commerciale” e trasmetterà periodicamente i dati all’Agenzia delle Entrate.

In entrambi i casi, i dati dei corrispettivi trasmessi saranno disponibili al cliente-esercente e al suo intermediario delegato (di questa figura parleremo tra poco) sul portale Fatture e Corrispettivi dell’Agenzia.

I vantaggi del registratore di cassa telematico

Ormai siamo preparati a fare anche questo ulteriore passo per assistere i nostri clienti nell’affrontare la prossima incombenza. Quel che appare più fattibile è dotare il cliente di un registratore di cassa connesso con il portale Fatture e Corrispettivi, che permetta in automatico la trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri.

Questo evita di dover dipendere dalla connessione internet e dalle problematiche di inattività del portale dell’Agenzia, visto che il registratore di cassa telematico memorizza i dati e prova la trasmissione con più tentativi in un intervallo di tempo prestabilito.

È anche possibile che il cliente tecnologico riesca ad accedere in diretta da smartphone a Fatture e Corrispettivi e a produrre istantaneamente il documento commerciale.

Ad ogni modo, la scelta della soluzione più adatta va presa insieme al cliente, anche in base alle caratteristiche dell’esercizio della sua attività.

E la ricevuta fiscale… che fine fa?

Uno dei quesiti più posti sul tema: con la trasmissione telematica dei corrispettivi, la ricevuta fiscale che fine farà?

Con la generazione del “documento commerciale” è possibile rilasciare la cosiddetta Ricevuta Non Fiscale. La modalità ordinaria consente di produrre una ricevuta cartacea con i dati dell’acquisto, dell’esercente, dell’imponibile e dell’IVA, senza riportare alcun dato dell’acquirente-consumatore.

Il “documento commerciale” senza valenza fiscale conterà per certificare l’acquisto, per esercitare il diritto di garanzia o altri diritti contrattuali.

Per avere invece un documento valido per la detrazione o deduzione degli oneri in dichiarazione dei redditi dovrà essere emesso un “documento commerciale” con valenza fiscale che riporti codice fiscale o partita IVA dell’acquirente.

Il commercialista come intermediario: meno errori, più tempo risparmiato

Una volta abilitato il cliente alla trasmissione telematica dei corrispettivi e chiuso il mese/trimestre dell’esercizio, il commercialista dovrà rilevare i corrispettivi emessi per chiudere la liquidazione IVA del cliente.

Ebbene, l’Agenzia delle Entrate ha previsto per l’utente la possibilità di delegare un intermediario abilitato all’accesso sul portale Fatture e Corrispettivi; oltre a vedere i dati trasmessi dal cliente, l’intermediario può anche scaricarli periodicamente per effettuare la rilevazione in contabilità.

Non sarà più necessario che il cliente riporti manualmente i corrispettivi mensili su carta e nemmeno che li stampi dal suo portale per consegnarli poi al commercialista. Basterà inserire una delega all’accesso alla sezione corrispettivi telematici del portale per permettere al commercialista di visualizzare e scaricare in autonomia il flusso necessario ai fini reddituali e IVA.

Inoltre, l’Agenzia delle Entrate si è resa disponibile a collaborare con Assosoftware per sviluppare la possibilità di acquisizione diretta dei dati dei corrispettivi da parte dei gestionali contabili, evitando anche l’accesso manuale a ciascuna area riservata del portale.

Insomma, dall’obbligo generalizzato dei corrispettivi telematici ci aspettiamo la semplificazione della gestione dei dati contabili dei clienti, con un buon risparmio di tempo e meno errori: finalmente non dovremo più chiamare il cliente per tradurre i geroglifici sulla carta chimica copiativa!

A cura di Viviana Esposito, dottore commercialista


 

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