Tutti i professionisti hanno ormai capito quale può essere la portata dell’istituzione della composizione negoziata per il futuro della figura del commercialista.

Come è noto, infatti, il professionista viene chiamato in causa in due modi differenti nella nuova procedura della crisi d’impresa, così come definita nel decreto legge 118/2021.

Da una parte il commercialista viene coinvolto come consulente interno, a supporto dell’impresa che desidera sfruttare questo nuovo istituto; dall’altra parte il commercialista iscritto all’apposito albo e quindi abilitato può proporsi come esperto indipendente per il processo di risanamento.

Ecco quindi che il professionista può offrire dei nuovi servizi ai propri clienti e, parallelamente, sviluppare una nuova e preziosa linea di business.

Per orientarsi nel mondo della crisi d’impresa non bastano però le competenze: è necessario poter contare su degli strumenti appositamente creati, e quindi su dei software evoluti per la gestione della crisi aziendale.

Il software per la composizione negoziata della crisi d’impresa

Le aziende al giorno d’oggi hanno la necessità di monitorare regolarmente nel tempo la propria situazione finanziaria ed economica.

In caso di bisogno, inoltre, devono avere la garanzia di potersi rivolgere al proprio commercialista per avere una valutazione preventiva delle possibilità di risanamento, senza andare a esporsi immediatamente sulla piattaforma nazionale.

Ecco allora che il classico software gestionale dello studio commercialista deve essere affiancato e integrato dalle funzioni per la composizione negoziata e per l’allerta, per permettere al professionista di ampliare la propria consulenza, nonché eventualmente di offrirsi come esperto indipendente.

Le funzioni necessarie, dal test di risanamento alle funzioni di analisi

Quali sono gli strumenti che un professionista deve poter usare per offrire la propria consulenza nel campo della composizione negoziata della crisi?

Le utilities necessarie sono molteplici: si parla di accessori valutativi e diagnostici, e quindi di analisi centrale rischi, di sistema di allerta, degli indicatori della crisi, di analisi medio credito centrale, di budget di tesoreria e via dicendo.

Ma non è tutto qui, è bene poter contare anche su uno strumento che permetta, in caso di bisogno, di effettuare agevolmente delle simulazioni sui propri clienti.

Solamente con gli strumenti appositi è possibile monitorare in modo efficace la situazione finanziaria dei clienti dello studio, individuare tempestivamente i sintomi di crisi e accompagnare nel modo corretto i clienti nei vari step della composizione negoziata della crisi d’impresa.

Una nuova mentalità, più digitale

Come si è visto, l’istituto della composizione negoziata della crisi d’impresa rappresenta una doppia opportunità per lo studio del commercialista, in risposta alle esigenze concrete dei propri clienti.

Grazie ai software più evoluti è possibile muovere i primi passi in questo mondo, per farsi trovare preparati all’insorgere dei primi sintomi di crisi, nonché per prendere in seria considerazione l’ipotesi di diversificare la propria attività, proponendosi come esperto indipendente.


 

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