Il passo è ormai decisamente compiuto: il commercialista non è più semplicemente l’intermediario fiscale di un tempo. La trasformazione digitale conosciuta negli ultimi anni, la quale come è noto ha avuto un’ulteriore accelerazione durante il periodo della pandemia, ha contribuito a trasformare in modo sostanziale il ruolo dello studio professionale nei confronti delle imprese e degli imprenditori assistiti.

Oggi il commercialista è chiamato a essere più di un intermediario, per diventare un consulente, o persino un coach a tutto tondo, un business partner dei propri clienti. Anche perché, grazie alle moderne soluzioni digitali, è possibile moltiplicare i servizi offerti, diventando alleati preziosi e insostituibili delle proprie aziende clienti.

Ecco che allora la svolta concreta è realmente possibile solamente per gli studi che decidono di innovarsi, di procedere con la digitalizzazione e con l’acquisizione di nuovi strumenti e nuove competenze. Tra le possibilità più interessanti che si sono affacciate negli ultimi tempi c’è per esempio quella del monitoraggio crediti delle controparti commerciali delle imprese assistite, in modo da ridurre in modo drastico il rischio di credito.

Monitoraggio crediti: focus sulla solvibilità creditizia

La prassi di verificare lo stato di salute finanziaria dei clienti può fare la differenza, e il commercialista dovrebbe essere il primo a sottolineare questa esigenza alle proprie imprese assistite attraverso il monitoraggio crediti. Sono diversi i casi in cui questo passaggio può risultare utile.

Di certo un monitoraggio può essere consigliabile prima di acquisire un nuovo cliente, ma è altrettanto vero che potrebbe essere utile effettuare una verifica anche prima di evadere un ordine importante a un cliente storico.

Il concetto di fondo è semplice: solo avendo il maggior numero di informazioni possibili si ha la garanzia di avere tutto il necessario per prendere la decisione giusta. Non a caso le più grandi aziende possono contare su dipartimenti interni dedicati proprio alla raccolta di informazioni sui soggetti di interesse per l’organizzazione: con questo bagaglio di dati a disposizione, gli errori e gli imprevisti vengono ridotti al minimo.

Nel caso delle realtà più piccole, il rischio aziendale di una decisione sbagliata tende spesso a essere sottovalutato, dando invece priorità alla celerità del business quotidiano. Ed è per l’appunto qui che si può inserire il commercialista dotato degli strumenti giusti: oggi esistono infatti delle soluzioni in cloud a disposizione dei professionisti per ridurre il rischio di credito delle imprese assistite, mediante il monitoraggio dello stato di solvibilità aziendale dei rispettivi clienti o potenziali tali.

Lo studio professionale offre il credit check

Parliamo quindi di soluzioni che permettono allo studio sia di analizzare le posizioni commerciali dei propri clienti e dei propri fornitori, sia di monitorare la solvibilità creditizia della filiera dei clienti e fornitori delle imprese assistite.

I migliori strumenti di questo tipo possono essere integrati direttamente nel software gestionale per commercialisti, così da da analizzare il portafoglio clienti in modo immediato e veloce: grazie a tali soluzioni è possibile aumentare concretamente la stabilità aziendale ed evitare il rischio di insoluti.


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