Sono lontani nel tempo gli anni in cui era necessario sottolineare alle imprese quanto fosse importante poter contare su una connessione internet. Per poter inviare dei messaggi di posta elettronica, per poter avere un accesso veloce alle informazioni ricercate, e via dicendo.

Oggi è possibile dare per scontato che qualsiasi impresa possa contare su una connessione. Non sempre, però, la sola presenza di quest’ultima è sufficiente: negli anni il discorso si è infatti orientato verso la qualità e la velocità della connessione.

Anche perché per alcune attività è necessario poter vantare un segnale di rete effettivamente stabile e veloce: si pensi per esempio al cloud computing (erogazione di servizi tramite internet), il quale può assicurare grandi vantaggi, agli studi professionali come alle imprese.

Il cloud permette di ridurre i costi, di avere maggiore flessibilità, di non dare limiti alla mobilità e alla collaborazione tra più risorse allo stesso progetto, nonché di aumentare il livello di sicurezza. Di contro, il cloud computing ha alcuni svantaggi, tra i quali spicca per l’appunto l’assoluta necessità della connettività: laddove manca una buona connettività, il cloud computing inizia a incespicare.

Non stupisce quindi che, tra gli interventi per incentivare la digitalizzazione delle imprese italiane, ci sia anche il bonus internet. Si parla più nel dettaglio di un voucher con un valore fino a 2.500 euro, con scadenza il 15 dicembre 2022: ecco di cosa si tratta e come farne richiesta.

Il bonus internet per le imprese

Il bonus internet per le imprese presenta alcune peculiarità che lo rendono per certi aspetti differente rispetto ai “normali” incentivi. Prima di tutto, la cifra che viene riconosciuta alle imprese può variare: lo sconto in fattura massimo che si può raggiungere è per l’appunto di 2.500 euro; la soglia minima è invece fissata a 300 euro. L’importo effettivo del bonus viene calcolato in base alla velocità di connessione prevista dal nuovo contratto stipulato.

Altra particolarità sta nel fatto che, per approfittare del bonus internet, non è necessaria nessuna domanda al MISE. La richiesta va infatti inoltrata direttamente agli operatori, come era accaduto nel 2021 per il bonus dedicato alle famiglie.

Bonus connettività: come funziona questa agevolazione per la digitalizzazione delle imprese

La norma che regola il bonus internet è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 9 febbraio 2022, per entrare in vigore a marzo: tante imprese hanno quindi già sfruttato questa possibilità nei mesi precedenti. Questa particolare agevolazione rappresenta il secondo passaggio del Piano Voucher, il quale era iniziato nel 2021 con il già citato bonus PC e internet per le famiglie.

A disposizione delle imprese che ne hanno fatto e che ne faranno richiesta ci sono complessivamente 609 milioni di euro. Non tutti gli operatori peraltro possono concedere l’agevolazione: per scoprire quali sono gli operatori accreditati è necessario visitare il portale attivato da Infratel Italia, la società che ha il compito di gestire l’erogazione dell’incentivo. Per quanto riguarda i destinatari, possono fare richiesta del bonus tutte le imprese di dimensione micro, ridotta o media, regolarmente iscritte al REI.

Voucher connettività: le 3 fasce del bonus

L’articolazione delle fasce di importo del voucher internet per le imprese è la seguente:

Voucher di fascia A: in questo caso si parla di voucher A1 (per il passaggio a connessioni con velocità massima in download compresa tra 30 Mbit/s ≤ V < 300 Mbit/s) e di voucher A2 (per reti con velocità compresa tra 300 Mbit/s ≤ V ≤1 Gbit/s). Il voucher di fascia A standard è pari a 300 euro, ma c’è la possibilità, per le connessioni che offrono V uguale a 1 Gbit/s, di godere di un incremento del voucher di 500 euro. Si parla in ogni caso di contratti di durata minima di 18 mesi e di durata massima di 36 mesi.

Voucher di fascia B: con contratti di durata compresa tra 18 e 36 mesi, per connessioni con velocità massima in download tra 300 Mbit/s e tra 1 Gbit/s., con soglia di banda minima garantita di almeno 30 Mbit/s, l’importo è pari a 500 euro. Questi possono salire fino a 500 euro per connessioni con V pari a 1 Gbit/s.

Voucher di fascia C: si chiude con il voucher con importo pari a 2.000 euro, per i contratti con durata tra i 24 e i 36 mesi e con passaggio a una connettività con velocità massima di download superiore a 1 Gbit/s. Anche in questo caso, il valore del voucher può eventualmente salire di altri 500 euro, per coprire parzialmente i costi di rilegamento, a fronte di una chiara giustificazione dei costi, spettante all’operatore.

I vantaggi del cloud computing

Grazie a questi contributi, partite Iva, micro, piccole e medie imprese possono accedere in modo particolarmente conveniente alla connettività a banda ultralarga, così da poter sfruttare tutti i vantaggi (scalabilità, flessibilità, sicurezza, sostenibilità, convenienza) del cloud computing.

I software che sfruttano le tecnologie in cloud, infatti, presentano numerose funzionalità in grado di fare la differenza per le imprese: si pensi, banalmente, ai database unici e condivisi per evitare la ridondanza dei dati, agli aggiornamenti costanti e continui e ancora alla possibilità di sfruttare la potenza del software in ogni luogo e in maniera totalmente indipendente rispetto al singolo device.

Quest’ultimo aspetto, spesso sottovalutato, risulta invece tra i più interessanti, in quanto di fatto permette di godere tutti vantaggi dei software cloud al di là del sistema operativo in uso (sia esso Windows, Mac o Linux) permettendo così alle aziende di evitare il rinnovo totale o anche solo parziale dei computer.

Il bonus internet, quindi, rappresenta un’opportunità unica per le aziende per dotarsi di una connessione veloce e senza intoppi, perfetta per accedere ai vantaggi offerti dalle soluzioni cloud.


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