Fornire una panoramica completa sullo stato attuale delle priorità, in termini di specializzazione delle competenze e del livello di digitalizzazione, e, allo stesso tempo, individuare le principali tendenze evolutive: sono questi gli obiettivi del primo Osservatorio Professionisti Zucchetti, realizzato a partire dall’analisi di quasi 1.000 studi professionali.

Tra le aree di studio c’è stata anche quella relativa alla formazione e all’aggiornamento dei collaboratori, a partire dal quesito “Ritiene che sia opportuno adeguare le competenze digitali dei collaboratori?”. Ebbene, l’82% degli intervistati ha risposto in modo affermativo, sottolineando un grande e diffuso interesse per la formazione e l’aggiornamento del personale degli studi professionali.

Vediamo più nel dettaglio qual è l’approccio attuale dei professionisti nei confronti della preparazione dei collaboratori.

Il ruolo dell’evoluzione tecnologica nella formazione degli studi

Come anticipato, l’82% degli intervistati ritiene opportuno aggiornare le competenze digitali dei collaboratori.

La percentuale sale al 91% nel caso degli studi più grandi (con oltre 20 collaboratori), per assestarsi invece all’80% negli studi più piccoli (fino a 5 collaboratori). Non ci sono quindi dubbi: i professionisti vedono in modo chiaro la necessità di adeguare le skill del personale agli strumenti digitali ormai indispensabili per una gestione efficiente dello studio.

E, in effetti, il 60% dei professionisti ha manifestato la volontà di proporre alle aziende-clienti nuovi servizi, ampliando la propria offerta; servizi innovativi che, molto spesso, richiedono obbligatoriamente l’adozione e l’utilizzo di soluzioni digitali di ultima generazione.

Va peraltro sottolineato che il costante aggiornamento delle competenze non riguarda unicamente il campo tecnologico, con i professionisti chiamati ad adeguare continuamente le proprie conoscenze anche dal punto di vista normativo.

La formazione continua in ambito normativo

A mutare e a evolvere non è solo la tecnologia. Anche le norme di riferimento conoscono continue trasformazioni, rendendo spesso necessario organizzare delle attività di formazione dedicate. Come rilevato a questo proposito dall’Osservatorio Zucchetti 2023, il 72% degli studi professionali propone ai propri collaboratori dei piani di formazione di aggiornamento normativo.

Guardando alla dimensione degli studi, si parla del 96% nel caso degli studi più grandi (con oltre 20 collaboratori), dell’82% degli studi medio-grandi (da 11 a 20 collaboratori), del 79% degli studi medio-piccoli (da 6 a 10 collaboratori) e infine del 69% per gli studi piccoli (fino a 5 collaboratori); in quest’ultimo caso il 23% degli intervistati presenta la volontà di organizzare attività di questo tipo in un futuro non lontano.

Come dimostrato soprattutto dalla percentuale degli studi professionali di dimensioni maggiori, si tratta di aggiornamenti molto importanti, che permettono di aumentare concretamente l’efficienza del lavoro quotidiano.

La diffusione della modalità self-service

Se è vero che non tutte le attività di formazione degli studi professionali si rivolgono alla crescita delle competenze tecnologiche, è vero anche che la tecnologia resta in ogni caso centrale: esistono infatti diverse soluzioni digitali che possono agevolare l’attività di studio.

Si pensi per esempio all’utilizzo di servizi di aggiornamento automatico delle tabelle contrattuali, o – in modo ancora più lampante – al fatto che il 78% degli studi intervistati si avvale di strumenti appositi per la formazione in modalità self-service.

Anche qui la percentuale è particolarmente alta per gli studi di dimensioni maggiori, arrivando a quota 96%. Va peraltro detto che al di sotto dell’etichetta di “strumenti per la formazione in modalità self-service” ricadono diverse soluzioni, quali corsi online, video tutorial e altre risorse didattiche digitali. L’obiettivo è in ogni caso quello di assicurare al personale dei percorsi formativi efficaci, personalizzabili, continuamente aggiornati e accessibili.

In un mondo in cui individuare i giusti talenti da inserire nello studio diventa sempre più difficile, offrire ai propri collaboratori strumenti per la formazione continua e per lo sviluppo professionale è doppiamente importante, anche e soprattutto per rimanere competitivi.


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