Il welfare management è una leva strategica sempre più importante per lo sviluppo delle risorse umane. Questa convinzione cresce di pari passo al diffondersi dei cosiddetti flexible benefits, ovvero tutto quell’insieme di beni e di servizi non monetari che le aziende possono corrispondere ai propri dipendenti in aggiunta al normale stipendio, con una lunga serie di vantaggi fiscali e di altra natura.
La gestione del piano welfare aziendale richiede però competenze, strumenti ed energie. È qui che entra in gioco il professionista, e in particolare il consulente del lavoro, il quale può a sua volta giocare un ruolo fondamentale nell’offrire un servizio continuativo di welfare management alle proprie aziende clienti.
I flexibile benefits: diverse possibilità di scelta per i dipendenti
I flexible benefits sono delle forme alternative di retribuzione indicate nel Testo Unico delle
Imposte sui Redditi (TUIR, artt.51 e 100). Il punto forte di questi servizi e beni non monetari è
quello di essere totalmente detassati, non andando dunque a costituire reddito da lavoro dipendente.
Il lavoratore può richiedere i più diversi servizi, a partire per esempio dal rimborso per le spese di istruzione della propria famiglia, da quelle per l’asilo nido fino a quelle relative a master universitari. Risulta poi molto apprezzata la possibilità di optare per dei versamenti integrativi al fondo pensione di riferimento, per rafforzare la propria previdenza integrativa, così come può essere preziosa la possibilità di ottenere il rimborso degli interessi pagati negli anni su mutui e prestiti.
Da sempre, nel mondo del welfare aziendale, sono inoltre centrali i servizi legati alla salute, ed è così anche nel caso dei fringe benefits: è possibile infatti optare per dei versamenti integrativi alla cassa sanitaria, così da avere il rimborso di spese relative a farmaci, a ticket sanitari e attività odontoiatriche. E ancora, si parla anche della possibilità di richiedere dei servizi per la cura della persona, intesi sia come servizi di baby sitting, sia come servizi socio-assistenziali e di cura di persone anziane.
Rientrano poi tra le opzioni le spese per finalità ricreative, dalla palestra allo skipass, nonché le spese per dei corsi di formazione extra-professionali o per attività culturali di vario stampo. A chiudere ci sono poi i buoni per beni e servizi immediatamente spendibili fino a un massimo di 258 euro, utilizzabili per esempio presso le stazioni di servizio o presso i normali supermercati.
I vantaggi per l’azienda e per i dipendenti
I vantaggi per le aziende che possono contare su un piano di welfare aziendale sono facilmente intuibili. Le realtà che sapranno sfruttare al meglio gli strumenti per il welfare management potranno infatti offrire dei servizi ad alto valore aggiunto ai propri dipendenti, con tutti i ritorni positivi sul lato della soddisfazione, della produttività, della riduzione del turn over e della facilità ad attirare nuovi talenti.
Ma non è ovviamente tutto qui, in quanto i benefici immediatamente tangibili sono di tipo economico, con le aziende che potranno godere di una detassazione totale sui benefit scelti dai dipendenti. Il lavoratore, da parte sua, aumenta il proprio potere di acquisto, riesce a conciliare meglio la sfera professionale con quella della propria famiglia, con una maggiore motivazione e fiducia nella propria azienda.
Gestione del welfare aziendale: i vantaggi per il consulente del lavoro
Visti i benefici sopra elencati, non stupisce la fretta di tante aziende di iniziare il prima possibile a sfruttare i fringe benefits. Ed è in questo contesto che deve inserirsi il consulente del lavoro che, offrendo un servizio innovativo e in full outsourcing della gestione del welfare aziendale, può non solo diversificare in modo efficace la propria proposta, ma anche fidelizzare a lungo termine le aziende clienti.
Questo a patto, ovviamente, di offrire un servizio pratico, veloce ed efficiente, capace quindi di semplificare al massimo la vita dell’azienda come dei relativi dipendenti. Da qui quindi la necessità di offrire questo servizio con il supporto di una piattaforma per il welfare aziendale, che il consulente del lavoro può attivare per tutte le aziende clienti interessate. Queste ultime, a loro volta, decideranno quali tipologie di benefit mettere a disposizione dei propri dipendenti, i quali potranno scegliere in totale autonomia sul portale aziendale quali servizi e quali beni richiedere.
Così facendo il consulente del lavoro, grazie a un servizio tecnologicamente integrato, può diventare ancora di più un alleato indispensabile, sempre al fianco delle aziende.